Dal 1° gennaio stangata per chi guida: pedaggi, diesel e polizze più cari


Data inizio: 31-12-2025 - Data Fine: 28-02-2026


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Per chi ha un'auto, sono tre le novità nel 2026. Una riguarda l'aumento dei pedaggi autostradali, mentre due (variazione delle accise sui carburanti e rincaro delle tasse sulle assicurazioni) sono legate alla legge di Bilancio 2026-2028, approvata dal Parlamento il 30 dicembre 2025. Che prevede un intervento di 22 miliardi di euro: al di là delle misure sull'auto, stando al governo, pone al centro i redditi più bassi, mentre riduce le tasse per famiglie, lavoro dipendente e ceto medio, affiancando interventi mirati a sostegno delle imprese.

 

Pedaggi: rincari per quasi tutte le tratte 

Il 1° gennaio saliranno dell'1,5% i pedaggi di gran parte delle autostrade italiane: lo ha comunicato il ministero delle Infrastrutture. L'adeguamento tariffario, pari all'indice di inflazione programmata per l'anno prossimo, riguarderà le concessionarie per le quali è in corso la procedura di aggiornamento dei piani economico-finanziari. Stando alla nota del dicastero, il governo ha cercato di “congelare i pedaggi” fino alla definizione dei nuovi piani: sforzo vanificato dalla sentenza contraria della Corte Costituzionale. A ottobre 2025, infatti, la Consulta ha determinato la legittimità degli aumenti tariffari più volte bloccati dall'esecutivo: le disposizioni che hanno rinviato i termini per l'adeguamento dei pedaggi per gli anni 2020, 2021, 2022 e 2023, in attesa dell'aggiornamento dei piani, sono costituzionalmente illegittime. Ecco le variazioni in dettaglio:

 

 

  • Ivrea-Torino-Piacenza (Tronco A5): -1,35% 
  • Autostrade per l'Italia: +1,5% 
  • Brennero: +1,46% 
  • Brescia - Padova: +1,5% 
  • Autovia Padana: +1,5% 
  • Salt - Tronco Autocisa: +1,5% 
  • Concessioni del Tirreno (Tronco A10): -3,61% 
  • Concessioni del Tirreno (Tronco A12): -6,3% 
  • Consorzio Autostrade Siciliane: +1,5% 
  • Autostrade Alto Adriatico: 0% 
  • Milano Serravalle: +1,5% 
  • Tangenziale di Napoli: +1,5% 
  • Rav: +1,5% 
  • Sat: +1,5% 
  • Salerno - Pompei - Napoli: +1,925% 
  • Satap A4: +1,5% 
  • Ivrea-Torino-Piacenza (Tronco A21): -8,03% 
  • Sav: +1,5% 
  • Sitaf: +1,5% 
  • Fiori - Tronco A6: +1,5% 
  • Cav: +1,5% 
  • Strada dei Parchi: 0% 
  • Asti - Cuneo: +1,5% 

CAL 

 

  • Pedemontana Lombarda: +1,5% 
  • TE: +1,5% 
  • Brebemi: +1,5% 

 

Accise: giù la benzina, su il diesel 

L'1 gennaio entreranno in vigore le disposizioni in materia di accise sui carburanti per autotrazione. È previsto l'allineamento delle tasse su benzina e gasolio, fissate a 672,9 euro per 1.000 litri. Questo comporterà una riduzione di 4,05 centesimi di euro al litro sulla verde, che diventano 4,94 centesimi con Iva 22%. In parallelo, scatterà un aumento di 4,05 centesimi sul diesel, ossia 4,94 centesimi con Iva. Lo ha deciso il governo, dietro pressione dell'Unione europea, che intende eliminare i sussidi ambientalmente dannosi: tradotto, basta con le agevolazioni a favore del gasolio. Si avrà così la parità a 67,29 centesimi. Non un gioco a somma pari, perché in Italia circolano circa 15 milioni di auto a gasolio contro 14 milioni a benzina. Le diesel percorrono 12.640 km/anno (commerciali e flotte sfondano i 20.000 km), mentre quelle a benzina si fermano a 7.000 km/anno.

Polizze assicurative: più tasse 

La Manovra 2026 tocca anche due polizze accessorie facoltative, che sono un'aggiunta eventuale alla RC Auto obbligatoria: le tasse sull'assicurazione Infortuni del conducente salirebbero dal 2,5% al 12,5%, e quelle sull'Assistenza stradale dal 10% al 12,5%. 




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