Una premessa: stabilire il prezzo medio reale di vendita delle auto nuove è impossibile. Le somme che gli acquirenti pagano alle concessionarie, infatti, dipendono da quattro variabili: le versioni di ciascun modello realmente acquistate, indipendentemente da quelle presenti nel listino; le campagne promozionali delle Case in vigore al momento dell'acquisto; gli optional a pagamento inseriti da ciascun cliente su ogni singolo esemplare al momento dell'acquisto; gli sconti praticati dalle concessionarie al singolo cliente (che spesso dipendono a loro volta da altre variabili quali la presenza di un usato in permuta e l'acquisto di un finanziamento).
Certo, le campagne sono note, ma le altre tre variabili no. Dunque, non è possibile conoscere l'importo medio reale fatturato in Italia ai clienti, che pure alcuni centri studi stimano, e, quindi, sapere se questa somma è aumentata o diminuita nell'anno che si sta per concludere.
È però possibile sapere cosa è accaduto ai prezzi di listino, un dato ufficiale comunicato dalle Case e che Quattroruote Professional tiene costantemente monitorato. Ebbene, a dicembre 2025 la media dei prezzi di listino di tutte le versioni di tutti i modelli in vendita in Italia è diminuita, rispetto a dicembre 2024, dell'1,2% in presenza di un'inflazione che invece a novembre (ultimo dato disponibile) è aumentata, sempre su base annua, dell'1,2%.
Attenzione, però, si tratta di un dato grezzo riferito all'offerta complessiva di tutte le Case e, dunque, rappresentativo unicamente delle politiche industriali e commerciali dei costruttori. Si tratta comunque di un'indicazione interessante, considerando che un anno fa l'analogo dato aveva registrato una crescita dello 0,8% rispetto a dicembre 2023, che due anni or sono l'incremento era stato del 9,1% su dicembre 2022, del 12% a dicembre 2022 su dicembre 2021 e del 3,9% a fine 2021 nel confronto con dicembre 2020.
Il dato è grezzo - si diceva, e dunque da prendere con le molle - perché nell'arco del 2025, come ogni anno, l'offerta delle Case è sensibilmente cambiata e, dunque, la fotografia del listino scattata a dicembre 2025 non è esattamente sovrapponibile all'analoga fotografia scattata un anno fa. In questi dodici mesi, infatti, molti modelli e versioni sono entrati/usciti dai listini, sono sbarcati in Italia due brand assenti 12 mesi fa - Geely e Tiger – e sono usciti dal mercato Jaguar e ZD, che non ha più nel listino delle autovetture la D2s in versione M1, presente fino a giugno 2025. Dunque, se invece di confrontare l'offerta complessiva delle Case si considerano solo i modelli/versioni che erano a listino a dicembre 2024 e che ancora lo sono oggi, la media dei relativi prezzi risulta in crescita dello 0,9%, ossia di una misura leggermente inferiore al tasso ufficiale dell'inflazione, pari, come detto, a novembre (il dato di dicembre non è ancora disponibile), all'1,2%.
C'è poi un terzo punto di vista dal quale è possibile osservare la dinamica dei prezzi di listino: il prezzo medio ponderato con i dati di immatricolazione di ciascun modello in un arco di tempo sufficientemente lungo, per esempio il trimestre precedente, in modo da ricavare un prezzo che, al netto di sconti delle concessionarie, campagne delle Case e optional a pagamento scelti da ciascun cliente, si avvicini il più possibile a quello reale di vendita, che per definizione non può essere noto. Ebbene, facendo questo esercizio, si scopre che a dicembre 2025, il prezzo medio ponderato delle auto in vendita in Italia, un buon indicatore della dinamica della domanda, è diminuito dello 0,7% rispetto a dicembre 2024.