Folonari, che succede ad Alberto Viano, è nato a Brescia nel 1972 da una storica famiglia imprenditrice nel settore vitivinicolo. Terminati gli studi, segue le orme del padre banchiere (Alberto già presidente del CAB, Banca Lombarda e UBI Banca) e lavora a Londra nelle principali banche americane. Rientrato in Italia nel 2003, acquista Mercury, società di Noleggio a Lungo Termine, e ne guida la crescita per oltre un ventennio. Nel precedente consiglio generale dell'associazione Folonari è stato vice presidente con delega sulle tematiche relative alla fiscalità. Il nuovo presidente, che assumerà l'incarico l'1 gennaio prossimo, completerà nelle prossime settimane la squadra di vice presidenti e consiglieri che lo affiancheranno nel corso del suo mandato.
“Il settore del noleggio veicoli rappresenta oggi il 30% dell'immatricolato nazionale (il 37% delle auto elettriche e il 54% di quelle ibride plug-in) con una flotta veicoli in circolazione in costante crescita che ha superato quota 1,4 milioni di unità", afferma Folonari nella sua prima dichiarazione da presidente dell'Aniasa, aggiungendo che i numeri "testimoniano il cambiamento in atto negli scenari di mobilità del nostro Paese, con una quantità crescente di aziende e privati cittadini che scelgono ogni anno di usare l'auto anziché acquistarla, e che evidenziano la necessità di definire una normativa specifica e unitaria per questo settore, che ne regolamenti in modo omogeneo e stabile tutti gli aspetti: dall'immatricolazione alla circolazione, con particolare focus sulla fiscalità". "Solo così il comparto potrà svolgere efficacemente il ruolo di strategico supporto al rinnovo del parco circolante italiano e alla sua progressiva decarbonizzazione”, aggiunge il neo presidente.
“Nei prossimi anni la sfida stimolante per l'Associazione sarà proprio accompagnare questa transizione dell'intera mobilità supportando le Istituzioni locali, nazionali ed europee e gli operatori, consolidando ulteriormente l'intera filiera della mobilità-pay-per use che già oggi può contare al proprio interno su aziende che investono costantemente in innovazione e digitalizzazione e promuovono forme concrete di smart mobility, a basso impatto ambientale”, conclude Folonari.