Hadjar promosso in Red Bull per il 2026


Data inizio: 02-12-2025 - Data Fine: 02-02-2026


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A Milton Keynes non amano correre il rischio di arrivare tardi. Eppure, la scelta dei piloti per il 2026 è stata lasciata decantare fino all'ultimo momento utile. Alla fine, però, la decisione è arrivata e oggi è stata ufficializzata: Isack Hadjar sarà il nuovo compagno di Max Verstappen, mentre la il team Racing Bulls ripartirà da Liam Lawson e dal giovanissimo Arvid Lindblad.

Hadjar: il salto meritato

La scelta della squadra campione del mondo racconta molto più di quanto sembri: Hadjar non è solo “il prossimo della lista”. È il profilo che Red Bull stava costruendo da tempo, un pilota che ha mostrato di avere la velocità (quella vera, cronometrica), la testa, e un certo gusto per la lotta ruota a ruota che piace parecchio a chi, da quelle parti, ha fatto della spregiudicatezza una firma di fabbrica.

Il podio di Zandvoort, la capacità di riprendersi dopo il disastroso avvio in Australia, e quel modo di stare in macchina che ricorda i piloti che non hanno bisogno di urlare per farsi notare. Hadjar è così: uno che parla col cronometro.

Dal 2026 dividerà il box con Verstappen. Un esame duro che altri suoi colleghi non hanno neanche lontanamente superato. Isack avrà dalla sua un cambio regolamentare che potrebbe limitare le differenze ed è quello che il pilota francese si augura, per non perdere in partenza il confronto con il più blasonato compagno di squadra.

Lindblad, la nuova stella

La promozione di Hadjar a Milton Keynes procede il classico effetto domino in quel di Faenza, dove il sedile lasciato libero finisce nelle mani di Arvid Lindblad. Classe 2007, inglese ma con origini indiane e svedesi. un talento che Red Bull ha voluto tirare su con metodo: test TPC, giornate al simulatore, un percorso in F2 che - seppur breve e neanche troppo esaltante - è bastato a convincere Helmut Marko che il ragazzo ha qualcosa su cui puntare.

Lindblad rappresenta ciò che Red Bull fa meglio di chiunque altro: mettere sul piatto ragazzi giovanissimi e accelerarne la crescita finché non diventano piloti veri. Con tutti i rischi del caso. Arvid Lindblad, che correrà con il numero 41, ha detto: “Vorrei ringraziare tutti in Racing Bulls per questa opportunità. Da quando ho iniziato questo percorso, arrivare in Formula 1 è sempre stato il mio obiettivo; quindi, è un momento di grande orgoglio compiere questo passo. Il 2026 sarà una grande sfida e so che c'è molto da imparare, ma sono pronto a lavorare a stretto contatto con il team e ad affrontarla. Non vedo l'ora di iniziare: sarà un anno emozionante!”

Confermato Lawson

Accanto al nuovo rookie ci sarà Liam Lawson, la cui stagione è stata un continuo oscillare fra opportunità perse e colpi di reni. Ma quando c'è stato da fare punti, il neozelandese c'era e merita questo rinnovo contrattuale.

La riconferma non è un premio di consolazione: è la chiara volontà del team di avere in casa un riferimento tecnico per il nuovo ciclo regolamentare. Lawson non è glamour, non è rumoroso, non è un personaggio. È un pilota pragmatista, che riconosci per come gestisce le gomme nella seconda parte di gara. E in una F1 2026 tutta da decifrare, non è neanche poco.

Tsunoda: fine di un ciclo

Il rovescio della medaglia è l'uscita di scena di Yuki Tsunoda, che dopo cinque campionati completi in F1 lascia il ruolo da titolare. Il giapponese paga numeri non all'altezza delle ambizioni del team, soprattutto in un anno in cui Red Bull ha avuto bisogno disperata di punti da entrambi i suoi piloti.

Rimane comunque nella famiglia per il 2026 nel ruolo da tester: darà il suo contributo allo sviluppo delle power unit 2026. Difficilmente lo si potrà rivedere in pista, salvo casi eccezionali, e nel suo futuro potrebbe esserci facilmente l'Aston Martin, che dal prossimo anno avrà Honda come partner motorista.




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