Ecco la Defender Dakar D7X-R che correrà nei raid


Data inizio: 25-11-2025 - Data Fine: 25-01-2026


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La Land Rover ha svelato la nuova Defender Dakar D7X-R (con la livrea da competizione) che prenderà parte al Campionato del mondo Rally Raid 2026 nella categoria Stock. Dopo aver percorso oltre 6 mila chilometri di test in fuoristrada con il prototipo, la versione definitiva si presenterà alla partenza del Rally Dakar 2026, che prenderà il via il prossimo 3 gennaio in Arabia Saudita, con i piloti Stéphane Peterhansel e Mika Metge, Rokas Baciuška e Oriol Vidal, Sara Price e Sean Berriman.

La Defender Dakar D7X-R

Costruita partendo da una Defender Octa di serie, la Defender Dakar D7X-R è lunga 4.813 mm e alta 2.015, con un passo di 3.023 e carreggiate allargate, rispettivamente di 1.832 e 1.828 mm (quasi 13 cm in più della Defender 110). L'altezza da terra è di 370 mm, mentre gli angoli d'attacco e uscita sono rispettivamente di 47.5° e 44.5°. All'interno l'equipaggio potrà contare sul navigatore regolamentare della Fia e un head-up display, cruscotto configurabile e sedili con cinture a sei punti.

A bordo ci sarà posto inoltre per otto litri d'acqua e tre ruote di scorta, sistemate al posto dei sedili posteriori, un kit di attrezzi e parti di ricambio essenziali, oltre a un paio di martinetti idraulici in grado di sollevare i lati del veicolo. La livrea da competizione ha un design che a Gaydon hanno definito “Geopalette”, con i colori dei paesaggi aridi della Dakar, i toni della sabbia e della pietra, con il tetto in color azzurro che richiama la (scarsa) acqua del deserto.

Gli interventi al powertrain 

I regolamenti della Fia per la nuova categoria Stock impongono che scocca, trasmissione e powertrain non possano essere modificati: la Defender per la Dakar monterà quindi lo stesso V8 da 4.4 litri biturbo, ma con un limitatore di aspirazione d'aria per contenerne la potenza, e modificato per funzionare con carburanti sostenibili (in conformità alle normative Fia). Il motore originale della Octa eroga 635 CV e 750 Nm di coppia, ma la Land Rover non ha comunicato i valori per la versione Dakar.

Anche il cambio automatico a otto velocità è lo stesso della Octa, ma con un rapporto di trasmissione finale inferiore per massimizzare la coppia a bassa velocità. L'elettronica di gestione dell'auto è specifica per i rally e contempla anche la nuova modalità di guida “Flight Mode”, sviluppata per gestire i salti da una duna all'altra, regolando l'erogazione della coppia dal motore alle ruote ogni volta che l'auto si stacca da terra, così da garantire un atterraggio regolare e proteggere la trasmissione.

Non è proprio la versione di serie

Tenendo invariati gli elementi imposti dalla Fia, in Land Rover sono intervenuti su tutto il resto: nella parte posteriore c'è un serbatoio da 550 litri, per affrontare le tappe più lunghe della competizione (oltre 800 km nella peggiore delle ipotesi). Le modifiche alla carrozzeria hanno permesso di ottenere angoli caratteristici più elevati e di accogliere i pneumatici più grandi, da 35”.

Le sospensioni della Bilstein, nuovo partner ufficiale della Land Rover nelle competizioni, sono state migliorate per gestire il maggior peso dell'auto, in particolare al posteriore, con doppi ammortizzatori paralleli. Migliorato tutto l'impianto di raffreddamento, con l'aumento dell'area frontale e un unico radiatore che sostituisce i tre presenti nei veicoli di produzione. Sul tetto sono presenti anche una barra fari e prese d'aria per la cabina. L'impianto frenante è specifico per i rally: dischi ventilati, pinze anteriori a sei pistoncini e posteriori a quattro pistoncini.




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