Stop alle super-accelerazioni: "Niente 0-100 km/h sotto i 5 secondi"


Data inizio: 14-11-2025 - Data Fine: 14-01-2026


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Fermi tutti, anzi più lenti tutti: il governo cinese vuole stoppare la corsa dei circa 130 marchi cinesi a proporre auto sempre più prestazionali, impedendo ai nuovi modelli di scendere sotto i cinque secondi nelle accelerazioni da 0 a 100 km/h. In buona sostanza, le Case dovranno produrre macchine che, all'avvio, non potranno scattare più di un tot. Successivamente, il guidatore potrà attivare una modalità più prestante (Sport o simile) che, in caso, potrà far scendere accelerazione sotto i cinque secondi, ma solo manualmente e a ogni accensione del mezzo.

Secondo Carnewschina, sta tutto scritto nella bozza redatta dal ministero della Pubblica sicurezza, in fase di consultazione come parte del processo di revisione degli standard nazionali: considerando la “battaglia” di Pechino contro i sinistri stradali (anche per questione d'immagine), è molto probabile che la proposta venga attuata

Ripercussioni anche per il marketing

La conseguenza immediata è che i costruttori non potranno più reclamizzare le sportive evidenziando a caratteri cubitali le accelerazioni sotto i cinque secondi. Il marketing delle aziende sarà tenuto ad adeguarsi, smorzando i toni di una guerra commerciale che si combatte a furia di prestazioni esaltanti, tecnologie sofisticate e sconti.

Sicurezza stradale, Cina iperattiva

La stessa bozza che "tarpa" le accelerazioni delle sportive, indica ulteriori disposizioni legate alla sicurezza.

Elettriche e ibride plug-in

- Pedale. I veicoli dovranno essere dotati di tecnologia di soppressione dell'uso improprio del pedale: il dispositivo rileva e limita l'erogazione di potenza quando l'auto è ferma o procede a bassissima velocità, e invia alert audiovisivi ai conducenti per prevenire accelerazioni involontarie. L'auto dev'essere in grado di interrompere da sé i circuiti di alimentazione in situazioni specifiche. Quando? Se la velocità cambia di minimo 25 km/h entro 150 millisecondi in direzione longitudinale o laterale. O se gli airbag si attivano.

- Maniglie retrattili. Pechino mette mano al guaio dei dispositivi elettrici a scomparsa: Bev e Phev devono garantire che ogni occupante esca in caso di incidente o incendio. Come minimo, due porte potranno essere aperte in modo molto facile (il portellone non conta). Quindi, sì alle maniglie di sblocco meccanico: dentro l'auto per guidatore e passeggeri; fuori dalla stessa, per agevolare i soccorritori. Per quanto riguarda i sistemi di blocco elettronico delle portiere, quelle laterali non interessate dall'impatto si disattiveranno da sé all'attivazione degli airbag, o in caso di eventi termici della batteria. Sono inoltre previsti finestrini di vetro temperato non più spesso di 5 mm e senza pellicole parasole, affinché si rompano meno difficilmente in caso di emergenza. Per varie ragioni (a esempio, il soccorritore esterno potrebbe non vedere chiaramente l'abitacolo), addio alle pellicole per finestrini a specchio-riflettente.

- Batteria. Le auto dovranno verificare lo stato dell'accumulatore fornendo un'allerta anticipata su eventuali condizioni anomale, prevenendo gli incendi. Sì a canali di sfogo della pressione e, in presenza di problemi termici, il veicolo avvisa gli occupanti.

Per tutte le auto

- “Sorvegliato speciale”. Si tratta di un riconoscimento biometrico che permetterà al guidatore di stare al volante, a patto che questi abbia una formazione tale da saper utilizzare gli Adas. L'auto controllerà che il conducente sia sempre attento in funzione anti-distrazione e anti-colpo di sonno: i sistemi monitorano l'uso delle mani e lo sguardo dell'automobilista. Zero distrazioni: niente video di intrattenimento né giochi sui display del cruscotto viaggiando ad almeno 10 km/h. L'area di visibilità del conducente mantiene almeno il 70% di trasmissione della luce visibile.

Per gli autobus elettrici e ibridi plug-in

Nei pullman di almeno sei metri di lunghezza, il vano batteria dovrà essere studiato per non deve esplodere per almeno cinque minuti dopo un allarme, dando tempo agli occupanti di scappare.




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