Storia della Twingo, dal mito anni ’90 alla nuova era elettrica


Data inizio: 06-11-2025 - Data Fine: 06-01-2026


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La nuova Renault Twingo inaugura oggi un nuovo capitolo della sua storia, e lo fa ripartendo dalle origini, dalla primissima serie del 1993, di cui riprende alcuni degli elementi che l'hanno resa una vera e propria icona dell'automobilismo.

Ripercorriamo le tre generazioni che si sono succedute tra il 1993 e il 2024, per scoprire come si è evoluto nel tempo un concept azzeccato, capace ogni volta di adattarsi ai cambiamenti del mercato e delle esigenze della mobilità urbana. E che oggi, alle soglie del 2026, ritorna in una versione full electric completamente riprogettata, per affrontare le nuove sfide del mondo dell'automobile e forse anche quelle nuove e-Car, le compatte da città accessibili ed ecologiche su cui sta lavorando anche l'Unione Europea.

Figlia della danza

Il nome Twingo nasce dalla fusione delle parole Swing, Twist, Tango, a sottolineare il dinamismo dell'auto. La genesi di questo modello inizia nel 1973 come "Vbg" (Véhicule bas de gamme): doveva essere l'erede della R4, e fin da subito viene immaginato come una piccola monovolume. Il progetto viene più volte sospeso dai vertici Renault, per essere ripreso solo a metà degli anni Ottanta coinvolgendo designer come Marcello Gandini (le cui proposte vengono scartate perché considerate troppo spigolose). Le linee morbide della versione definitiva si devono a Jean-Pierre Ploué e Patrick Le Quément, mentre gli interni sono firmati da Gerard Gauvbry. Il design viene ultimato nel 1987.

Renault Twingo 1a Serie (1993-2007)

La prima Renault Twingo ha rappresentato una vera rivoluzione nel segmento delle citycar: presentata al Salone di Parigi del 1992, è arrivata sul mercato l'anno successivo. Le linee morbide e arrotondate si sposavano alla perfezione con gli inconfondibili fari tondi del frontale. A rendere l'abitacolo (omologato per quattro) più versatile contribuivano anche i sedili scorrevoli e ripiegabili: la Twingo diventava un piccolo furgoncino o, alternativamente, una sorta di camera matrimoniale d'emergenza.

La prima generazione montava motori benzina di 1.2 litri con potenze da 55 a 75 CV, abbinati a un cambio manuale a 5 marce, oppure robotizzato sulle versioni Quickshift/Cinetic, introdotte nel 2001. La Twingo era semplice, concreta e agile nel traffico, ideale per muoversi in città. Negli anni si sono susseguiti diversi restyling, con l'introduzione nel 2001 di motori con cambio robotizzato sulle versioni Quickshift, oltre a numerose edizioni speciali. Il successo commerciale è stato immediato e duraturo: la prima Twingo ha venduto oltre 2 milioni e mezzo di esemplari. A renderla così popolare hanno contribuito il design originale e i prezzi accessibili. La produzione è continuata fino al 2007 in Europa, e fino al 2012 in Sud America (per la precisione, in Colombia).

Renault Twingo 2a Serie (2007-2014)

La seconda generazione, presentata al Salone di Parigi 2006 e commercializzata nel 2007,  ha rappresentato un'evoluzione significativa del design, cercando di mantenere l'impronta “giocosa” della prima serie. Lo stile era più aerodinamico, mentre rimaneva invariato lo schema meccanico “tutto davanti”.

La Twingo II aveva una gamma di motori più ampia, con i benzina da 1.2 litri (60, 75 e 100 CV) e un 1.2 TCe turbo da 100 CV, ma anche un diesel 1.5 dCi da 65 e 85 CV. Più tradizionale anche l'impostazione dell'abitacolo, con materiali migliorati e una più ricca dotazione tecnologica (anche sul fronte della sicurezza, con l'introduzione di ABS, ESP e airbag). Senza arrivare ai fasti della prima serie, la seconda generazione della Twingo ha comunque venduto oltre un milione di esemplari in sette anni. Tante anche per lei le edizioni speciali, dalla sportiva Gordini alla Miss Sixty, dedicata al pubblico femminile.

Renault Twingo 3a Serie (2014-2024)

La terza generazione della Twingo nasce dalla partnership strategica con il gruppo Daimler-Mercedes: il pianale era lo stesso della piccola Smart, con motore e trazione posteriori, che hanno permesso di ottenere un diametro di volta particolarmente ridotto (crca 8,65 metri).

La gamma delle motorizzazioni prevedeva unità a benzina tre cilindri da 0.9 litri aspirati da 70 e 90 CV, turbo da 90 e 110 CV, con cambio a 5 o 6 marce, automatico Edc (su alcune versioni) e anche versioni bifuel a Gpl. Nel 2020 è arrivata l'elettrica Z.E., con motore da 82 CV e batteria da 22 kWh, per un'autonomia media di 160 km nel ciclo Wltp e di 190 km in città. La terza serie ha avuto un discreto successo commerciale, specialmente nella versione a zero emissioni. Il design era più maturo, con interni più curati e una buona dose di tecnologia, a partire dal sistema R-Link con touchscreen da 7”.


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