Sulla nuova Tesla Model Y Standard spariscono le barre luminose, sia all'anteriore che al posteriore, così come l'illuminazione ambientale esterna. Niente più tetto panoramico, vetri doppi e schermo touch per la fila posteriore; i sedili sono ora in pelle sintetica e tessuto e perdono la ventilazione (ma all'anteriore restano riscaldati, come pure il volante) e persino la console centrale è semplificata e in materiali meno pregiati. Il taglio dei costi coinvolge anche alcuni elementi più funzionali: i cerchi sono più piccoli (da 18”) e dotati di una nuova copertura, gli ammortizzatori sono a smorzamento passivo (quelli a controllo di frequenza sono riservati agli allestimenti Premium) e calano le prestazioni, con uno 0-100 coperto in 7,2 secondi.
La buona notizia è che la batteria non è stata toccata e anzi: i nuovi cerchi e il taglio di potenza permettono alla Standard di essere particolarmente efficiente. Anzi, secondo la Tesla, la Model Y "economica" è la più efficiente di sempre, con un consumo di 13,1 kWh/100km nel ciclo Wltp, che porta l'autonomia a 534 km (la Premium RWD, già Long Range, arriva a 622). E in effetti, nel test drive su strade extraurbane attorno alla Gigafactory berlinese, il computer di bordo ha segnato circa 15 kWh/100km: un ottimo valore, considerando le condizioni della prova.
Più in generale, una volta al volante non si percepiscono grosse mancanze, anzi. Se anziché fare il confronto con l'allestimento Premium si valuta l'auto in sé, l'esperienza di guida resta di alto livello sotto tutti i punti di vista, dal confort alle prestazioni. Le dotazioni presenti, peraltro, sono perfettamente allineate (se non già superiori) a ciò che offre oggi il mercato a parità di prezzo. Che questa Model Y Standard possa essere l'arma definitiva per risollevare i dati di vendita del marchio? Per saperne di più, qui sopra c'è il video del nostro test.