Ma che cos'era successo? Perché i voucher finora non si sono potuti spendere? Di ufficiale, incredibilmente, non c'è nulla. Sogei, la società di informatica del ministero dell'economia incaricata di realizzare e gestire la piattaforma informatica, a cui abbiamo chiesto lumi, non ci ha risposto. Bocche cucite anche al ministero dell'Ambiente. L'Unrae, l'Associazione de costruttori esteri, sottolinea che “le difficoltà operative che hanno causato l'interruzione delle operazioni non sono dipese dalle case automobilistiche, né dai concessionari: la gestione informatica delle misure previste dal Decreto 8 agosto 2025, n. 236, si è rivelata più complessa del previsto, e ha richiesto ripetuti interventi di allineamento tra le Strutture istituzionali e associative, al fine di risolvere questioni interpretative e operative, in particolar modo legate allo schema di calcolo dell'incentivo”.
Si capirà nelle prossime ore, in una giornata oltretutto particolarmente delicata per le concessionarie, alle prese con il picco di immatricolazioni di fine mese, se i problemi che da dieci giorni affliggono la piattaforma web saranno stati realmente risolti oppure no dai tecnici della Sogei, la società del ministero dell'Economia che ha realizzato la piattaforma. E se la piattaforma, progettata, come ha sottolineato con Quattroruote un addetto ai lavori “sulla base di criteri astratti, senza un confronto operativo con le Case e le concessionarie” e poi attivata “senza di una necessaria fase di beta testing preliminare sul campo”, reggerà all'assalto degli oltre 56 mila voucher erogati durante il famigerato click day del 22-23 ottobre.
Sullo sfondo, poi, restano i tanti dubbi sulla effettiva validità di tutti voucher erogati, dubbi sorti in seguito ad alcune segnalazioni provenienti dalle concessionarie, alle prese, nei giorni scorsi, con buoni assegnati a più persone dello stesso nucleo familiare o a persone che non avevano i requisiti di residenza e Isee.
Nel frattempo, ecco le risposte ad alcune delle domande che un po' tutti si stanno ponendo in queste ore di caos. Con l'avvertenza che di ufficiale, in questo momento, non c'è nulla. Un silenzio, quello del ministero dell'Ambiente, assordante e del tutto inaccettabile.
La validità dei voucher erogati non è in discussione.
Sì, la piattaforma non era in grado di svolgere automaticamente tutte le verifiche sui requisiti per accedere all'iniziativa, in particolare sulla residenza (o sede, nel caso delle imprese) in uno dei nei circa 2.300 comuni ammessi all'iniziativa, autocertificata e, dunque, da verificare successivamente. È perciò possibile che alcuni voucher erogati non possano essere spesi per mancanza dei requisiti di legge. Qualche concessionaria, peraltro, segnala anche l'assegnazione di più voucher a più componenti dello stesso nucleo familiare, indicativa di una possibile criticità anche sulla verifica, in teoria automatica, all'Anagrafe nazionale della popolazione residente.
Di questo ulteriore passaggio non parla né la norma di riferimento né il tutorial realizzato dal ministero dell'Ambiente e tuttora disponibile su YouTube. E nemmeno le fonti interpellate da Quattroruote concordano sulla sua introduzione. Al momento il tutorial ribadisce che “con questo voucher (quello generato direttamente dalla piattaforma, ndr) il cittadino si potrà presentare al concessionario per acquistare il veicolo elettrico”.
Al momento non c'è questo rischio. Il voucher è valido per 30 giorni a partire dal giorno in cui è stato generato e può essere abbinato a un contratto d'acquisto, nel rispetto dei requisiti di legge - in un qualsiasi momento fino all'ultimo giorno utile. Peraltro, nel caso improbabile in cui le criticità tecniche dovessero perdurare ci si aspetta una proroga d'ufficio della validità dei voucher erogati ma non spendibili.