Crisi dei chip Nexperia, quando finiranno le scorte delle Case auto?


Data inizio: 31-10-2025 - Data Fine: 31-12-2025


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C'è un interrogativo che allarma il settore automotive europeo: con la crisi dei chip Nexperia, quando scatteranno davvero i primi blocchi della produzione? L'Associazione dei costruttori europei, l'Acea ha fornito una stima, parlando di stop imminente. Ma ora il gruppo Volkswagen è il primo a sbilanciarsi con un'indicazione precisa: le scorte di microprocessori basteranno per una settimana. Tradotto: giovedì 6 novembre le linee potrebbero fermarsi. Tira una brutta aria e infatti il Ceo di Stellantis, Antonio Filosa, ha annunciato la creazione di una “war room” dedicata al problema, una specie di “sala di guerra” dove gli uomini del colosso euroamericano sceglieranno la strategia migliore per resistere alla carenza di semiconduttori.

Perché mancano i chip

La "crisi Nexperia" è ormai nota a chiunque: nasce da uno scontro di natura geopolitica tra Paesi Bassi e Cina, legato alla sicurezza economica. Nexperia è un fornitore olandese di semiconduttori essenziali per i sensori e le centraline delle auto: fino al 29 settembre 2025, Nexperia era controllata dalla cinese Wingtech Technology. Il governo dei Paesi Bassi, agendo in linea con la strategia Usa (o meglio con le pressioni di Trump) di limitare l'accesso del Dragone a tecnologie sensibili, ha assunto il controllo temporaneo di Nexperia il 30 settembre 2025, rimuovendo il Ceo orientale. La Cina ha reagito imponendo un blocco alle esportazioni di chip Nexperia prodotti e confezionati negli stabilimenti del Celeste Impero: addio al flusso di componenti verso Europa e Stati Uniti e rischio di paralisi della produzione. Ed eccoci alla previsione Acea e ai guai per le Case.

Volkswagen e le scorte per una settimana

Il responsabile finanziario del gruppo Volkswagen Arno Antlitz, è stato chiaro: “Monitoriamo la situazione giorno per giorno e settimana per settimana. Abbiamo scorte fino al termine della prossima settimana”. A quanto si apprende, il 29 ottobre la società ha sospeso la produzione della Golf nel sito di Wolfsburg a causa della carenza di chip. L'alt potrebbe essere esteso a tre modelli che escono da quella fabbrica, ossia Tiguan, Touran e Tayron. L'azienda non ha specificato per quanto tempo la produzione potrebbe essere interrotta.

Sostituire Nexperia? Un'impresa

Tutti i gruppi automobilistici stanno cercando la soluzione più rapida, cioè rifornirsi da qualcuno che non sia Nexperia. Ma occorre trovare l'accordo, dare il via alle commesse, omologare i chip. Una risposta immediata, pertanto, non esiste. Inoltre, il nuovo eventuale fornitore avrebbe un notevole potere contrattuale in questo preciso istante, potendo strappare condizioni economiche super favorevoli. L'auspicio è che le prove di disgelo Usa-Cina, dopo l'incontro Trump-Xi Jinping, siano un primo passo verso una ripresa della spedizione dei microprocessori dal Paese della Grande Muraglia verso l'Europa. Antlitz di Volkswagen è esplicito: “Molte delle attuali restrizioni commerciali si basano sulla relazione tra Stati Uniti e Cina. Questa non è una carenza di approvvigionamento fisica, ma basata su decisioni politiche. È solo politica. Ed è così che deve anche essere risolta. Spero davvero che le parti si siedano insieme e trovino soluzioni per il mercato europeo e per l'industria mondiale”. Per ora, resta una certezza: dopo la crisi dei chip 2020-2023 e la carenza di terre rare, il Vecchio Continente dimostra la propria vulnerabilità strategica.

L'emergenza nel resto del mondo

E gli altri? Il Ceo della Toyota, Koji Sato, dice che l'azienda non affronta un'immediata carenza di chip, anche se il costruttore giapponese sta monitorando attentamente le conseguenze per la produzione: “Penso che ci sia qualche rischio, ma non è che affronteremo carenze domani”, ha detto Sato in occasione del Japan Mobility Show. La Nissan afferma di avere abbastanza chip al momento per resistere grosso modo fino alla prima settimana di novembre senza interruzioni. Da parte sua, la Honda ha ridotto la produzione in Nord America a causa della carenza di chip, mentre BMW e Mercedes-Benz sono al lavoro per trovare altri fornitori. In quanto a Ford e General Motors, si stanno preparando a possibili interruzioni nella fabbricazione di veicoli. Infine, secondo fonti governative, alcuni produttori in Brasile potrebbero interrompere le operazioni entro tre settimane.




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