Ma che cos'è successo? Perché i voucher non si possono ancora spendere? E c'è il rischio che tutta l'operazione, compreso il famigerato click day, debba ricominciare da capo? Per ora non si sa nulla. Sogei, la società di informatica del ministero dell'economia incaricata di realizzare e gestire la piattaforma informatica, a cui abbiamo chiesto lumi, non ci ha risposto. Bocche cucite anche al ministero dell'Ambiente. Qualcuno tra i dealer, parla di “bug” della piattaforma informatica, altre fonti precisano che in realtà la piattaforma “non è coerente con la normativa” di riferimento, e, quindi, non permette ai dealer di portare a termine correttamente le procedure di validazione in concessionaria dei voucher erogati nei giorni scorsi.
I voucher, minimizzano le stesse fonti, non sarebbero però in discussione. Insomma, nessun rischio di click day bis, per ora, ma solo un blocco temporaneo in attesa di risolvere alcuni problemi tecnici. Pare, ma il dubitativo è d'obbligo visto che non c'è alcuna conferma ufficiale, che la piattaforma sarà riaperta domani, 31 ottobre.
Anche su questo punto le fonti non concordano, ma pare che sia stato introdotto un ulteriore passaggio tra la generazione del voucher da parte della piattaforma e la sua validazione in concessionaria: una sorta di conferma formale via mail della spendibilità del buono in seguito una verifica a cura del ministero dell'Ambiente, da svolgere entro le successive 48 ore, sul possesso di tutti i requisiti per accedere all'iniziativa. Conferma che, sempre secondo le fonti interpellate da Quattroruote, nessuno dei 55.680 “fortunati” avrebbe finora ricevuto.
Insomma, sugli incentivi auto elettriche sta regnando il caos. Tale da indurre un addetto ai lavori a parlare di “piattaforma realizzata sulla base di criteri astratti, senza un confronto operativo con le Case e le concessionarie”, cosa che probabilmente avrebbe permesso di gestire fin dalla fase di programmazione le possibili criticità operative e, soprattutto, di “assenza di una fase di beta testing sul campo”.
Non solo. I concessionari avvertono di un'altra possibile criticità che si verificherà nelle prossime settimane. Al contrario degli incentivi precedenti, in cui l'auto da rottamare poteva essere consegnata direttamente a un demolitore autorizzato con possibilità di utilizzare poi in autosalone il solo certificato di demolizione, stavolta la consegna del veicolo dovrà avvenire obbligatoriamente in concessionaria. La norma non è chiarissima, ma le Faq pubblicate su www.bonusveicolielettrici.mase.gov.it non lasciano spazio a dubbi: “L'acquirente può provvedere direttamente alla rottamazione del veicolo con motore termico? No. Il DM 8 agosto 2025, n. 236, non consente che sia l'acquirente a provvedere direttamente alla rottamazione del veicolo termico”.
Nel frattempo, ecco le risposte ad alcune delle domande che un po' tutti si stanno ponendo in queste ore di caos. Con l'avvertenza che di ufficiale, in questo momento, non c'è nulla. Un silenzio, quello del ministero dell'Ambiente, assordante e del tutto inaccettabile.
Al momento non è in discussione la validità dei voucher erogati.
Sì, la piattaforma non era in grado di svolgere automaticamente tutte le verifiche sui requisiti per accedere all'iniziativa, in particolare sulla residenza (o sede, nel caso delle imprese) in uno dei nei circa 2.300 comuni ammessi all'iniziativa, autocertificata e, dunque, da verificare successivamente. È perciò possibile che alcuni voucher erogati non possano essere spesi per mancanza dei requisiti di legge. Qualche concessionaria, peraltro, segnala anche l'assegnazione di più voucher a più componenti dello stesso nucleo familiare, indicativa di una possibile criticità anche sulla verifica, in teoria automatica, all'Anagrafe nazionale della popolazione residente.
Il ministero dell'Ambiente non ha diffuso alcuna comunicazione ufficiale, né sul blocco della piattaforma né sul suo sblocco. Secondo alcune fonti interpellate da Quattroruote, la piattaforma dovrebbe tornare operativa il 31 ottobre.
Di questo ulteriore passaggio non parla né la norma di riferimento né il tutorial realizzato dal ministero dell'Ambiente e tuttora disponibile su YouTube. E nemmeno le fonti interpellate da Quattroruote concordano sulla sua introduzione. Al momento il tutorial ribadisce che “con questo voucher (quello generato direttamente dalla piattaforma, ndr) il cittadino si potrà presentare al concessionario per acquistare il veicolo elettrico”.
Al momento non c'è questo rischio. Il voucher è valido per 30 giorni a partire dal giorno in cui è stato generato e può essere abbinato a un contratto d'acquisto, nel rispetto dei requisiti di legge - in un qualsiasi momento fino all'ultimo giorno utile. Peraltro, nel caso improbabile in cui le criticità tecniche dovessero perdurare ci si aspetta una proroga d'ufficio della validità dei voucher erogati ma non spendibili.