Le FUA (acronimo di Functional urban areas, ossia aree urbane funzionali) sono territori caratterizzati da una città, non necessariamente capoluogo di provincia, e da comuni contigui con elevati flussi di pendolarismo. Le FUA sono state individuate dall'Istat sulla base del censimento del 2011 e sono oggetto di revisione dopo quello del 2021.
Cliccando sulla freccia rossa nel riquadro qui sotto potete scaricare (in formato pdf) l'attuale elenco delle 83 aree funzionali dell'Italia: al loro interno si trovano 1.892 comuni, nei quali risiede poco più di metà della popolazione, circa 32,9 milioni di abitanti su 59 (il 55,8% del totale).
La decisione del ministero di aprire gli incentivi solo ai residenti nelle FUA è legata alla volontà di migliorare la qualità dell'aria nelle zone più congestionate, ma al tempo stesso esclude dalla possibilità di sostituire un'auto vecchia quasi metà della popolazione.La maggior parte della Fua ha dimensioni relativamente ridotte, inferiori ai 250 mila abitanti - e 20 presentano una popolazione compresa tra i 250 mila e il milione di abitanti. Le Fua con oltre un milione di abitanti sono invece solo quattro: Milano (4.954.464), Roma (4.302.129), Napoli (3.297.202) e Torino (1.709.510). La Fua di Palermo, che è la quinta per dimensioni, si attesta leggermente sotto alla soglia di un milione di residenti ed è seguita subito dopo dalle Fua di Firenze (784.846 abitanti), Bologna (781.945) e Bari (724.420).
Entro novembre verrà pubblicato il nuovo elenco delle FUA, che farà riferimento ai dati rilevati nel censimento generale del 2021 (quello attuale si basa sui dati del 2011). Sono possibili alcuni cambiamenti nella lista dei comuni, con ripercussioni sui soggetti che possono accedere agli incentivi statali. In particolare se, come sembra, le agevolazioni partiranno prima della pubblicazione del nuovo elenco, creando una situazione temporanea per cui alcuni soggetti aventi diritto non potranno usufruire degli incentivi, e altri che non potranno più averne diritto potranno comunque usufruirne. Si aspetta in tal senso un chiarimento del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica.