I ritocchi estetici per Dacia Sandero e Jogger sono minimi ma mirati. Il nuovo frontale si distingue per una firma luminosa diurna a “T” rovesciata e una calandra ridisegnata con pattern a quadretti bianchi in contrasto con il nero lucido della griglia.
Anche i fari posteriori a LED sono stati rivisti: sulla Jogger prolungano visivamente il lunotto, mentre sulla Sandero Stepway si abbinano a una fascia in nero opaco che attraversa l'intera larghezza del portellone.
Completano il restyling i nuovi cerchi e, su Jogger e Sandero Stepway, le protezioni in Starkle sui passaruota, per un look più robusto e distintivo.
Nell'abitacolo, il tema della “T” rovesciata viene ripreso dalle bocchette d'aerazione, aggiornate insieme ai rivestimenti, tra cui spicca il Denim blu dell'allestimento Journey.
L'ergonomia del volante è stata rivista per offrire un'impugnatura più confortevole, mentre il selettore del cambio automatico presenta una nuova forma. La novità principale riguarda l'interfaccia digitale, che ora include un display centrale da 10" e un quadro strumenti da 7" dal design rinnovato.
Debutta inoltre, su richiesta, il caricatore a induzione per smartphone, per una connettività ancora più pratica.
L'aggiornamento dei due modelli introduce importanti novità tecniche. La principale è il sistema full hybrid da 155 CV, già visto sulla Bigster: sulla Jogger sostituisce il precedente Hybrid 140, mentre sulla Sandero Stepway (disponibile da fine 2026) rappresenta la prima versione elettrificata nella storia del modello.
Debutta anche il nuovo 1.2 tre cilindri turbobenzina GPL da 120 CV, che sostituisce il precedente da 100 CV e, per la prima volta, è disponibile con cambio doppia frizione a sei marce. L'autonomia arriva a 1.590 km per Sandero e 1.480 km per Jogger.
Infine, nuovo anche il mild hybrid GPL per Duster e Bigster, capace di 150 CV e abbinato alla trazione integrale, per prestazioni più versatili.
Il Model Year 2026 della Dacia Spring introduce una batteria LFP da 24,3 kWh, che comporta una modifica sostanziale della piattaforma, migliorando la distribuzione del peso tra gli assi e la dinamica di guida. Tra le altre migliorie tecniche troviamo un servofreno più potente, barra antirollio di serie, cerchi da 15" e nuove regolazioni per ammortizzatori e molle.
Il cuore dell'aggiornamento sono i nuovi motori da 70 e 100 CV, che sostituiscono i precedenti da 45 e 65 CV, abbinati a un caricabatterie in corrente continua fino a 40 kW. L'autonomia raggiunge 225 km, il peso resta sotto la tonnellata e i prezzi di gamma rimangono sotto i 20.000 euro, rendendo la Spring una delle city car elettriche più accessibili sul mercato.