Annunciato il taglio di altri 13 mila posti di lavoro


Data inizio: 26-09-2025 - Data Fine: 26-11-2025


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La Bosch taglierà altri 13 mila posti di lavoro entro il 2030, perlopiù in Germania, pari al 10% dei dipendenti del Paese e del 3% del personale a livello globale. La misura riguarda in particolare la divisione Mobility (componenti auto) e segue piani di ristrutturazione che hanno già portato a un progressivo ridimensionamento degli organici. Nel 2024 il gigante tedesco contava 417.900 addetti nel mondo, ridotti del 3% circa (ossia di 11.500 persone) sul 2023: in terra tedesca il numero dei lavoratori è calato di 4.400 unità, a 129.800.

Auto ed Europa in crisi

Il colosso teutonico della componentistica paga la crisi dell'industria automobilistica della più grande economia europea, colpita dalla debolezza del mercato nel Vecchio Continente, dalla lentezza della transizione elettrica, dalla forte concorrenza dei marchi locali in Cina e dai dazi. Neppure la guida autonoma decolla. Secondo la Bosch, i licenziamenti servono per realizzare un risparmio annuale di 2,5 miliardi di euro nell'unità automobilistica del gruppo a fronte di costi divenuti insostenibili. “La domanda per i nostri prodotti si sta spostando in modo significativo verso regioni al di fuori dell'Europa”, ha dichiarato Stefan Grosch, responsabile delle relazioni industriali di Bosch. "Anche se la Germania e l'Europa restano centrali per noi, dobbiamo orientarci verso i nostri mercati e i nostri clienti. È una misura dolorosa, ma non ci sono altre soluzioni”. Quanto alla Cina, è vero che nel Paese del Dragone le vendite di auto nuove corrono, tuttavia è in atto una guerra dei prezzi fra le Case, con conseguente riduzione delle spese per tutelare i profitti: questo riduce i margini per i fornitori, Bosch inclusa.

"Si lotta per ogni centesimo"

Stando all'amministratore delegato Stefan Hartung, Bosch sta “lottando per ogni centesimo” contro i competitor. Nel 2024, la società ha registrato un fatturato di 90,3 miliardi di euro con un profitto di 1,3 miliardi di euro, mentre per il 2025 prevede di aumentare il giro d'affari del 2%. Nel comparto auto, l'azienda punta a raddoppiare il margine operativo, rispetto al 3,8% del 2024, anche mediante un maggiore impiego dell'intelligenza artificiale. Gli stabilimenti più coinvolti dai tagli sono quelli di Feuerbach, Schwieberdingen e Waiblingen (Stoccarda), insieme a Bühl nel Baden e Homburg nel Saarland. Frank Sell, capo del consiglio di fabbrica di Bosch Mobility, promette di lottare contro una misura di questa portata, definendola una misura “senza precedenti”. L'azienda, accusa, “sta lasciando dietro di sé una devastazione sociale in molte regioni”.




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