Max Verstappen ha colpito ancora. Nelle qualifiche di Baku l'olandese non ha sbagliato nulla, nel momento in cui tutti gli altri hanno fatto a gara a sprecare occasioni. Risultato: una pole netta, la numero 46 in carriera, ottenuta con freddezza chirurgica mentre intorno a lui regnava il caos di bandiere rosse, muretti sfiorati (altri presi in pieno) e nervi tesi. Max ha così commentato la sua pole: “Una qualifica lunghissima, onestamente, con così tante bandiere rosse. È difficile portare le gomme nella giusta condizione con tutte queste interruzioni. All'ultimo giro devi semplicemente lanciarti: non avevo nemmeno le gomme migliori, perché con tutte le bandiere rosse finisci per esaurirle. Eravamo sicuramente in lotta per la pole, ma sono contento: da Monza in avanti stiamo facendo un lavoro migliore”.
Prime file interessanti. Dietro al quattro volte campione del mondo, ecco la sorpresa più grande: la Williams di Carlos Sainz. Lo spagnolo ha tirato fuori un giro perfetto nel primo run di Q3, che gli è valso la prima fila. Un lampo che conferma la crescita della FW47, ma soprattutto la capacità di Sainz di sfruttare ogni minima opportunità. Lo spagnolo ha raccontato: “Sono molto felice! Oggi abbiamo azzeccato la qualifica, sempre con la gomma giusta al momento giusto e con giri davvero buoni. Siamo P2, è una grande notizia. Il piano per domani? Provare a restare sul podio. Farò del mio meglio per regalare a Williams il primo podio”. Terzo tempo per Liam Lawson con la Racing Bulls, incredulo alla fine delle prove: “Non ricordo nemmeno cosa sia successo, è stato tutto così frenetico. Non mi aspettavo andasse così, sinceramente. La macchina è stata ottima per tutto il weekend, quindi un enorme grazie al team. A volte vedi la pioggia sulla visiera, ma le gomme sono calde e hai grip; quindi, devi combattere con la tua testa e continuare a spingere. Abbiamo una grande posizione di partenza, ma sappiamo bene contro chi stiamo lottando domani”.
Il resto della Top 10. Quarto Andrea Kimi Antonelli. L'italiano ha gestito con maturità i momenti più complicati, evitando errori e trovando finalmente il giro pulito che gli è mancato fin qui. Antonelli ha così preceduto il compagno Russell, a conferma di una Mercedes solida, anche se ancora non dominante. Sesto Yuki Tsunoda, veloce e costante in questa occasione, capace di tenersi dietro un Lando Norris più pasticcione che mai. Il britannico, con Piastri già fuori dai giochi, ha sprecato il giro decisivo toccando il muro: chiude settimo, con l'impressione di aver lasciato lì una grossa occasione. Dietro di lui, l'altra Racing Bulls di Isack Hadjar. Capitolo Ferrari: nero. Charles Leclerc è l'unico a entrare in Q3, ma finisce contro le barriere al primo tentativo. Bloccaggio, traiettoria compromessa, impatto e fine dei giochi. Un errore fotocopia a quello che, poco dopo, costerà carissimo a Oscar Piastri. L'australiano, leader del mondiale, ha centrato il muro con violenza: macchina distrutta, lui fortunatamente illeso. Ma domani partirà decimo, con Norris pronto a rosicchiare punti pesanti.
Hamilton fuori in Q2. Come se non bastasse, Ferrari paga anche l'eliminazione di Lewis Hamilton. Il sette volte iridato non ha mai trovato la finestra giusta per le gomme, frenato da asfalto freddo e vento. Chiude così solo dodicesimo, dietro anche all'Aston Martin di Alonso (11° per 69 millesimi). Giornata da dimenticare, insomma.
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