Abbiamo già parlato della
Smart #5 Brabus, ma finalmente abbiamo avuto modo di provarla più a lungo affrontando un viaggio di andata e ritorno tra Milano e Padova: 500 chilometri percorsi in giornata tra autostrada e città, con la ricarica ultraveloce inclusa. Piccola premessa: la Smart #5 rappresenta un prodotto inedito per il brand Smart, che nella memoria delle persone evoca soprattutto la piccolissima citycar del 1998 (a proposito, sapete che
ritornerà?). Grazie alle sue dimensioni, 4,7 metri di lunghezza per 1,9 metri di larghezza e 1,7 metri di altezza, la #5 si posiziona dunque nel segmento delle D-Suv. Quello popolato da Alfa Romeo Stelvio, Audi Q5, BMW X3, per intenderci, con un prezzo d'attacco attorno ai 55.000 euro.
Summit Edition e Brabus, due top di gamma
Ho provato le due versioni al top, la Summit Edition e la Brabus, che declinano il concetto #5 in due direzioni diverse: la prima, che costa 59.174 euro, ha finiture più “fuoristradistiche” e con il pacchetto Adventurers' Collection aftermarket evoca spedizioni nel Wyoming, mentre la seconda è più votata alla sportività e offre finiture interne complete di pelle scamosciata, un impianto stereo da 20 altoparlanti firmato Sennheiser e 58 cavalli in più, con un listino che si ferma a 63.294 euro. Sono prezzi coerenti con il segmento in cui la #5 si posiziona, giustificati anche da una dotazione di serie sostanzialmente sconfinata. Entrambe le versioni condividono lo stesso powertrain composto da due motori elettrici, uno anteriore e uno posteriore, e la batteria NCM (Nichel-Cobalto-Manganese) da 100 kWh. La piattaforma è a 800 volt: in corrente alternata si può ricaricare l'accumulatore fino a 22 kW mediante il caricatore di bordo, mentre in corrente continua si raggiungono i 400 kW. Grazie ai due motori, la trazione è integrale permanente.
Confort assicurato
Nel traffico, la Smart #5 si muove con disinvoltura. Maneggevole nonostante i suoi 2.400 kg, offre un confort di gran livello: i sedili sono ventilati e l'abitacolo è silenzioso, anche grazie ai doppi vetri. L'infotainment, con due schermi OLED da 13” e uno dedicato al passeggero per lo streaming, richiede inizialmente un po' di dedizione, ma con la pratica le cose migliorano velocemente. La guida assistita di Livello 2+ (Smart Pilot Assist) alleggerisce le fasi di guida meno movimentate, mentre la modalità s-pedal consente di guidare quasi senza usare il freno. Infine, il sistema brake-by-wire assicura transizioni fluide tra frenata rigenerativa e idraulica.
Si vola... e si riposa
I 646 cavalli della Brabus garantiscono una spinta esilarante ed è difficile abituarsi alla veemenza delle accelerazioni (per coprire lo scatto 0-100 km/h bastano 3,8 secondi) e alla ripresa istantanea, apprezzabilissima anche nei sorpassi a velocità autostradali. La Summit Edition paga 58 cavalli in meno, ma vi posso assicurare che l'effetto ottovolante è garantito anche in questo caso. Durante le soste, invece, ci si può godere la modalità “manager” delle sedute posteriori: premesso che il divano offre un'abitabilità eccellente per due adulti, il non plus ultra si ottiene premendo il tasto che consente al sedile anteriore del passeggero di spostarsi completamente in avanti, e a quello dietro (riscaldato) di reclinarsi leggermente. Il risultato è uno spazio da limousine, di fatto una perfetta postazione di lavoro (una delle prese USB supporta il Power Delivery fino a 60 W). Volendo, si può anche abbattere completamente i sedili anteriori e posteriori per formare un piano unico e dormire in auto. A proposito di bagagliaio, il posteriore offre 630 litri con una buona accessibilità e per piccoli oggetti c'è il “frunk” nel cofano anteriore da 47 litri.
Ricarica superveloce. Presso una stazione IPlanet di Padova, dotata di infrastruttura da 400 kW, ho potuto toccare con mano le potenzialità della ricarica della #5, ripristinando i 245 km della tratta Milano-Padova in soli 9 minuti e riportando la batteria da 100 kWh al 90%: ciò che mi ha più colpito è stata la capacità di mantenere una potenza di ricarica molto elevata, con punte di 345 kW. Anche collegando due auto insieme, i 400 kW sono stati suddivisi in maniera uniforme mandando poco meno di 200 kW a ciascuna Smart. Pare quindi veritiero il dato dichiarato di circa 18 minuti per passare dal 10% all'80%. Il consumo medio in autostrada è stato di 24 kWh/100 km a velocità di codice; in città, invece, il computer di bordo ha registrato 20-21 kWh/100 km. Al nostro Centro Prove l'ultima parola.