Immaginate uno dei vostri motor meeting internazionali preferiti. Ma fatto in Italia, da italiani che sanno il fatto loro. Non in una fangosa landa britannica, bensì lungo la strada Borromea: una serpentina privata che porta alla cima del Mottarone, con un nastro d'asfalto quasi perfetto, immerso nella natura. Un tracciato che ricorda una piccola Pikes Peak nostrana, con un tocco di Gunsai Touge giapponese.
Quest'anno, dopo l'edizione zero che aveva acceso la scintilla, l'evento è tornato… e lo ha fatto col botto! Infrasettimanale, perché il weekend non bastava a contenerlo, è partito da Gerenzano, negli spazi completamente rinnovati della GTO Motors, con Eugenio Amos come padrone di casa. Qui, tra registrazioni e welcome kit, si respirava già adrenalina pura: il parcheggio trasformato in un palcoscenico a cielo aperto, con circa ottanta auto pronte a scrivere una sinfonia di motori.
Una line-up da togliere il fiato: dalla Subaru P25 di Ronnie Kessel a una Impreza WRC ex Colin McRae, dalla Testarossa Koenig Specials da 1.000 cavalli alla Daytona SP3 in verde pallido, diventata virale sui social. E ancora: la Lancia 037 Martini Racing, la Stratos Alitalia ex Sandro Munari, la Genesis Magma con André Lotterer al volante, la Diablo di Eccentrica, la GT One e il buggy Manx LFG di Tuthill. Poi la 308 Safari di Automobili Amos guidata da Chris Harris, una 360 Modena da drifting domata da Arios Suzuki, fino a una pattuglia serrata di Porsche 911: RSR, GT3 Touring ed RS, Singer e Gemballa.
Dal via fino alla cima, passando per il Bar Stazione — trasformato in una tribuna naturale — la “parata” ha dipinto la strada con i colori e i suoni di una festa motoristica unica: intima, ma capace di esplodere in fragore quando i motori urlavano tra le curve. Nessun biglietto, quasi nessuna transenna: solo qualche centinaio di appassionati, balle di paglia a fare da barriera, amici, amici di amici e addetti ai lavori. Un'atmosfera che sapeva di complicità, più simile a un ritrovo tra iniziati — o aspiranti tali — che a un evento ufficiale.
Il meteo? Un colpo di scena degno di un film. Alla vigilia prometteva nubifragi, ma la realtà ha scritto un'altra storia: la nebbia del mattino si è dissolta come un sipario che si apre, lasciando spazio a un sole caldo, interrotto solo da un piovasco leggero che ha rinfrescato il bosco. E poi, il gran finale: dalla vetta, un arcobaleno ha incorniciato l'orizzonte, come il sigillo perfetto su una giornata da ricordare. «Merito dell'offerta a Santa Chiara», ha scherzato Carlo Borromeo, deus ex machina dell'evento, con il sorriso di chi sa che l'imprevisto, a volte, è pura magia.
Tutto Bene non è solo un evento per car lover. È un modo di stare insieme, di vivere la passione per le auto fuori dagli schemi, con leggerezza e autenticità. Un format internazionale, reinventato senza imitazioni né artifici, che trova la sua forza in un paesaggio unico e in una comunità vera. Perché alla fine, sulle strade del Mottarone, c'è una sola regola: che vada davvero… Tutto Bene.