A Termoli un altro anno di contratti di solidarietà


Data inizio: 26-08-2025 - Data Fine: 26-10-2025


Foto (1)

Un altro anno di contratti di solidarietà nello stabilimento Stellantis di Termoli, dal 1° settembre 2025 al 31 agosto 2026, dopo i primi sei mesi poi prorogati di altri sei: l'accordo tra direzione e sindacati (Uilm, Fiom-Cgil e Fim-Cisl) riguarda 1.823 dipendenti del sito molisano. Le sigle parlano di “strumento difensivo in un contesto del settore automotive molto difficile” per le note ragioni, ossia domanda debole, transizione ecologica lenta, dazi Usa. Per 12 mesi, Termoli potrà lavorare a orario ridotto, se necessario tagliando fino all'80% il monte ore complessivo del periodo: in base agli ordini, è possibile che il personale sia sospeso a rotazione per fasi, reparti e settimane. L'intesa sostituisce lo schema scaduto, più ristretto, che interessava 900 persone.

La solidarietà. Il contratto di solidarietà è un ammortizzatore sociale: per le ore non lavorate interviene la cassa integrazione con copertura parziale dello stipendio. Nessun licenziamento, in attesa che la tempesta passi. Intanto, però, la spesa a carico dello Stato aumenta, coi fondi a disposizione che scarseggiano.

Le incognite. In parallelo alla crisi di volumi di tutti i poli produttivi del gruppo, pesano i problemi di saturazione delle fabbriche di motori a benzina come Termoli, con l'addio al reparto Fire, mentre il propulsore Gse è “in affanno per il crollo della domanda della Panda”, dice la Fiom-Cgil, col “16V fermo da giugno e i lavoratori spostati sul Gme”. Che “vive un picco momentaneo, destinato a calare con l'avvio delle produzioni negli stabilimenti Usa”. Se “il V6 procede senza rilanci”, il nuovo cambio eDct per le ibride “arriverà solo a fine 2026, con la piena produzione rinviata al 2027”.

Niente soldi per la Gigafactory. Nessuno azzarda previsioni sulla Gigafactory molisana, idea nata nel 2022. Per l'incertezza sui tempi di realizzazione, nel 2024 il ministero delle Imprese ha dirottato altrove i due miliardi euro di fondi del Pnrr inizialmente destinati alla futura fabbrica di batterie Acc (Automotive Cells Company, joint venture tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies), mettendo in standby il progetto. I sindacati auspicano quindi che siano rafforzate le produzioni dei motori, chiedendo di incontrare il nuovo amministratore delegato Antonio Filosa (in carica da giugno), e invocando un tavolo col governo per discutere del futuro dell'impianto.




Contattaci per maggiori informazioni