Aperta la seconda canna del Frejus


Data inizio: 28-07-2025 - Data Fine: 28-09-2025


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È stata finalmente aperta al traffico la seconda canna del Traforo del Frejus, la galleria alpina che collega Bardonecchia, in Italia, e Modane, in Francia. L'evento è di portata storica non foss'altro che per un motivo: l'apertura pone fine a oltre 14 anni di lavori e collaudi. La nuova canna consente di adeguare l'intera infrastruttura ai più recenti standard di sicurezza per il traffico delle merci e dei passeggeri e, soprattutto, permette di alleviare la congestione dei mezzi presso altri trafori alpini, a partire dal Monte Bianco e di agevolare i flussi di transito tra l'Italia e la Francia, eliminando uno dei colli di bottiglia più rilevanti per l'interscambio commerciale tra i due Paesi.  

Le caratteristiche. ?L'ampliamento del traforo, con una nuova canna di 12,9 km di lunghezza e 8 metri di diametro al fianco di quella esistente, rende il Traforo del Frejus la più lunga galleria stradale europea a doppia canna. Tale configurazione consente la separazione dei transiti in ingresso ed in uscita, riducendo il rischio di incidenti, ottimizzando la gestione dei flussi e, di conseguenza, migliorando la sicurezza e la fluidità della circolazione. L'infrastruttura, inserita all'interno del corridoio europeo TEN-T Mediterraneo, è stata ammodernata grazie a un progetto portato a termine dalle due concessionarie, la francese Sftrf e l'italiana Sitaf del Gruppo Astm. Oltre alla separazione dei flussi, il progetto ha portato alla creazione di un posto di controllo centralizzato: posizionato all'ingresso italiano, è una cabina di regia binazionale che coordina il traffico e gestisce i sistemi di ventilazione, segnaletica e impianti di sicurezza di entrambe le canne (G1 dalla Francia all'Italia e G2 dall'Italia alla Francia). Inoltre, sono stati realizzati 34 rifugi di sicurezza pedonali (18 in Francia, 16 in Italia), distanziati mediamente ogni 350-400 metri, 9 by-pass carrabili (5 in Italia e 4 in Francia) per il passaggio dei mezzi di soccorso e sei stazioni tecniche interrate per gli impianti di servizio.




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