C'è molto dietro al nome Temerario. Prima di tutto, con lei la Lamborghini esplora nuovi approcci alla velocità, introducendo soluzioni inedite per le coupé a motore centrale di Sant'Agata e puntando su una sofisticatezza tecnica sconosciuta alla Huracán che sostituisce. Meno potente ma più corta e leggera della Revuelto, la Temerario nasce su un'inedita piattaforma che porta con sé molte novità: su tutte, il motore a 8 cilindri e l'elettrificazione. Non si tratta di dettagli, anzi.
Partiamo col dire che il V8 non condivide nulla con altri motori del Gruppo Volkswagen: è stato realizzato da zero con l'obiettivo di sviluppare la massima potenza specifica (si è arrivati a 200 CV/litro). Il propulsore conta su due grandi turbocompressori con pressione di sovralimentazione di 2,5 bar, posizionati tra le bancate a 90° e controllati da una valvola wastegate e da un sensore di velocità delle giranti per la massima precisione. Grande novità è poi l'uso dell'albero motore piatto, con manovelle a 180°: una soluzione tipica dei motori da competizione, che le dona una timbrica peculiare (seppur meno “alla maniera Lamborghini” rispetto al precedente frazionamento), oltre a garantire un flusso fluidodinamico ottimale e un ordine di accensione uniforme. Le bielle in titanio contribuiscono a ridurre peso e masse rotanti, mentre dal mondo racing arrivano i bilancieri a dito per l'impianto di distribuzione, rivestiti in DLC (Diamond Like Carbon) per aumentare la resistenza e consentire regimi fino a 11.000 giri/min. Da un motore turbo. Pazzesco.
Certo, la massa è elevata e suona poco invitante portarsela appresso a 343 orari, magari tra i cordoli dell'Estoril, teatro della nostra prova. Secondo Lamborghini, la Temerario fa segnare 1.690 kg a secco, un deciso incremento rispetto alla Huracán, che però non poteva vantare i ben 920 CV dell'ultima arrivata. Con questo rapporto peso/potenza – equivalente a 1,83 kg/CV – non devo certo raccontarvi che l'auto accelera in maniera forsennata, divorando bulimicamente il contagiri a ogni cambio marcia. Il dubbio, semmai, può riguardare le doti dinamiche, ma su questo posso rassicurarvi dicendo che le perplessità sono evaporate dopo i primi giri di pista. Il salto generazionale rispetto alla Huracán si avverte nella precisione di guida e nell'integrazione tra tutte le componenti, grazie al nuovo cervellone elettronico Lamborghini Dinamica Veicolo 2.0, in grado di star dietro anche ai piloti più pretenziosi. Per scoprire di più vi invito a guardare il video qui sopra. Buona visione!