Più competizione fra gli operatori


Data inizio: 15-07-2025 - Data Fine: 15-09-2025


Foto (1)

“Disposizioni in materia di stazioni di ricarica elettrica”: così si chiama l'articolo 3 del disegno legge Concorrenza 2025, in discussione ora al Senato dopo l'ok di un mese fa del Consiglio dei ministri. La norma mira ad accrescere la competizione fra i fornitori di energia avendo, come obiettivo teorico finale, un pieno di elettroni meno costoso a favore degli automobilisti, con gli operatori che si danno battaglia per attrarre la clientela a forza di ribassi. Il legislatore intende modificare infatti la legge 120/2020: le procedure di affidamento da parte dei Comuni saranno strutturate in modo da favorire, a parità di altre condizioni, la presenza di una pluralità di soggetti attivi nella gestione delle infrastrutture di ricarica nel territorio. A fronte di richieste di autorizzazione con caratteristiche comparabili, l'amministrazione locale darà priorità alle istanze provenienti da soggetti che detengono meno del 40% delle colonnine installate o autorizzate.

Problema non da poco. In Italia la questione ha un certo peso, come dimostra il flop dei bandi delle colonnine veloci da parte del ministero dell'Ambiente, andati deserti: i 597 milioni di euro del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza sostenuto dall'Unione europea), inizialmente stanziati a favore delle ricariche rapide, verranno utilizzati per incentivi auto elettriche. Lo aveva fatto notare nel 2023 un report della Commissione Ue: “Alcuni effetti anticoncorrenziali potrebbero essersi già materializzati lungo la catena del valore, dato che i principali attori controllano la maggior parte del mercato italiano di ricarica dei veicoli elettrici. L'attuale assetto del Pnrr potrebbe favorire gli operatori più grandi e consolidati”.




Contattaci per maggiori informazioni