Ypsilon HF Line, vestita sportiva


Data inizio: 25-06-2025 - Data Fine: 25-08-2025


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Per Lancia, HF è una sigla importante. Evoca vittorie e successi, ma anche uno stile distintivo. Che oggi come ieri differenzia le vetture "lisce" da quelle più grintose, sportive. E questo, da oggi, vale anche per la nuova Lancia Ypsilon. Che oltre alla già annunciata versione ad alte prestazioni HF (soltanto elettrica), ora è disponibile anche con un vestito dinamico firmato "HF Line". Una versione più tranquilla, per tutti, che però ha un'estetica più aggressiva, molto simile a quella della sorella da 280 cavalli.

Si veste sportiva. Fin da quando l'ho vista, un po' prima della sua presentazione, ho pensato che la HF fosse la miglior espressione estetica della Ypsilon. Con quei parafganghi allargati, quel muso più cattivo e quei cerchi belli grintosi m'ha fatto proprio una bella impressione. E pensare che ora la si può avere anche con motori (e prezzi) meno esclusivi è sicuramente una bella cosa per i clienti di questo modello. Che potranno mettere assieme l'estetica sportiva con un 1.2 turbobenzina ibrido da 110 cavalli (per via delle nuove logiche di omologazione, prezzo di 28.200 euro). Oppure con un elettrico da 156 (38.399 euro). Certo, i 18" che tanto mi piacevano hanno lasciato spazio a dei 17" (sicuramente più comodi, per via della spalla dello pneumatico più alta, ma ci arrivo tra un attimo) e quella finitura di plastica nera col logo HF dietro ai passaruota non c'è; ma per il resto, quando apri il garage e la vedi di muso pieno, beh, di differenze con la HF "vera" non è che ce ne siano poi tante.

Più grintosa che tagliente. Chiudo la parentesi estetica ché già vi ho rubato troppo tempo e vi rimando al nostro approfondimento per tutti gli altri dettagli. Passiamo alla sostanza. Prima cosa: i sedili. Sono specifici, firmati HF, ma non hanno il poggiatesta integrato come sulla HF da 280 CV. Sono comodi, in curva contengono il giusto e si abbinano a dettagli blu sulle portiere (oltre a un logo HF sulla razza inferiore del volante). Il confort di marcia è buono, molto simile a quello delle altre Ypsilon : l'assetto isola bene dalle sconnessioni, ma non è eccessivamente morbido. Il coricamento in curva c'è (come è giusto che sia) ed è percepibile, ma non risulta fastidioso e gli inserimenti in curva sono buoni per il segmento. Ecco, non aspettatevi che la versione HF Line a livello dinamico sia una HF in miniatura: gli interventi si limitano all'estetica e poco più. Lo sterzo, per esempio, mi è parso leggero, soprattutto alle basse andature, e con la giuste doti di progressività e precisione per una compatta di questo tipo. 

Scatta bene. Per il resto, l'1.2 è lo stesso che già abbiamo apprezzato su tanti altri modelli: è un powertrain ben riuscito grazie al cambio automatico doppia frizione con unità elettrica integrata. Spinge bene in basso, per scattare da 0 a 100 in meno di 10 secondi e pure in ripresa è tutt'altro che lento. L'unica cosa che ancora non m'è andata giù di questo sistema (e che speravo avessero risolto almeno su questa HF Line) è quell'incertezza nelle cambiate a bassa velocità: a volte sembra quasi che l'elettronica sia indecisa su che rapporto mettere. Nulla di grave, giusto un piccolo ritardo nella risposta che in alcuni casi pregiudica l'agilità di guida. Che, sotto tutti gli altri punti di vista, è uno dei fiori all'occhiello di quest'auto. Proprio come i consumi: viaggiare sul filo dei 20 al litro non è difficile, almeno nei contesti urbani e sulle statali che ho incontrato durante questo primo assaggio della vettura.

 




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