Martorell scalda i motori (elettrici) in vista dell'avvio della produzione delle piccole Bev del Gruppo Volkswagen: la Cupra Raval e la Volkswagen ID.2all usciranno l'anno prossimo dalle linee dell'impianto catalano, ma nella fabbrica Seat sono già partite le operazioni di assemblaggio di pre-serie delle batterie e dei pannelli carrozzeria.
La Cupra Raval è in rampa di lancio. Lo storico stabilimento, una volta a regime, arriverà a produrre 300 mila batterie l'anno, tutte destinate alle due piccole elettriche. La prima a raggiungere i mercati sarà quella marchiata Cupra: le prime parti della carrozzeria della Raval sono già in produzione nella nuova pressa installata nel 2024, che ha una capacità produttiva di quattro milioni di pezzi l'anno.
Meb Entry: celle LFP e costruzione cell-to-pack. La Raval avrà dunque l'onore di portare al debutto la nuova piattaforma "Meb Entry" (destinata poi a essere adottata anche dalle altre Bev compatte del gruppo), nonché di tenere a battesimo due delle sue principali innovazioni tecniche, vale a dire le celle con chimica litio-ferro-fosfato (più economica delle classiche nichel-manganese-cobalto) e la costruzione cell-to-pack, che consente di inserirne un maggior numero a parità di spazio e di ottenere così una maggiore densità d'energia.
La piattaforma Meb Plus avrà le stesse caratteristiche. Queste due caratteristiche si riveleranno strategiche anche per il resto della gamma elettrica Volkswagen. Le sorelle maggiori, dalla ID.3 in su, riceveranno presto un aggiornamento tecnico che varrà anche un cambio di nome per la loro piattaforma: la Meb evolverà nella nuova Meb Plus, che dalla piccola Entry prenderà in prestito proprio le due caratteristiche principali: celle più economiche e logica costruttiva.
Schäfer: "Passo avanti per costi e prestazioni". "La Meb Plus verrà lanciata l'anno prossimo e adotterà chimica LFP e costruzione cell-to-pack", ha dichiarato nelle scorse settimane Thomas Schäfer, ceo del marchio di Wolfsburg nel suo intervento al Future of the Car Congress del Financial Times. "Sarà un grande passo avanti da un punto di vista di costi e performance e riguarderà tutti gli attuali modelli su base Meb, dalla ID.3 alla ID.7".
Le NMC? Una specie in via d'estinzione. In quell'occasione, Schäfer è stato categorico riguardo il futuro della chimica tradizionale al nichel-manganese-cobalto: "Fabbricheremo le LFP a Salzgitter, dove oggi produciamo le NMC: le porteremo gradualmente a fine carriera, perché è una chimica costosa che alla luce dei progressi delle litio-ferro-fosfato ha un futuro soltanto sui segmenti più alti del mercato. In quelli di volume, le LFP avranno il predominio".