La McLaren piazza la doppietta


Data inizio: 05-05-2025 - Data Fine: 05-07-2025


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La McLaren ha dominato il Gran Premio di Miami piazzando una strepitosa doppietta di forza. A vincere è stato Oscar Piastri, alla sua quarta affermazione stagionale, seguito da Lando Norris, mentre George Russell ha chiuso terzo con una Mercedes ancora molto distante in termini di passo gara. Per Max Verstappen, partito dalla pole, solo un quarto posto e un'altra occasione mancata su un tracciato che si conferma maledetto per chi scatta davanti.

Gara vivace solo al via. Lo start ha visto Verstappen mantenere la testa, ma sin dalle prime curve è apparso chiaro che il passo della Red Bull non fosse all'altezza dei rivali. Il primo colpo di scena arriva già nei primi metri: un duello con Norris porta quest'ultimo ad andare largo, perdendo diverse posizioni, con Max che mantiene temporaneamente la testa della corsa. Ne approfittano Kimi Antonelli, autore di un'ottima partenza, e lo stesso Piastri, che si mette in posizione d'attacco. L'australiano della McLaren mostra subito un ritmo gara superiore. Dopo aver avuto ragione della Mercedes di Antonelli, si mette in scia a Verstappen, e nel giro di poche tornate lo infila con una manovra pulita ma decisa. È la svolta del GP. Norris, nel frattempo, risale rapidamente e completa il sorpasso su Verstappen, sigillando la doppietta papaya. “Ho vinto la gara che volevo davvero vincere – ha commentato Piastri. “Ieri è stato complicato, le qualifiche sono state tra le più difficili dell'anno; quindi, finire con la vittoria in tasca è fantastico. Sono riuscito a evitare Max alla curva 1, e da lì sapevo di avere un buon ritmo. La macchina oggi era incredibile. Con le hard ho fatto un po' più di fatica, quindi c'è ancora qualcosa da migliorare. Ma sono felicissimo di lasciare Miami in testa al campionato”.

McLaren in fuga, Red Bull in affanno. Una volta prese le redini della corsa, le due McLaren non hanno più avuto rivali. Il distacco finale tra Piastri e Russell (3°) è di 37 secondi, un margine che racconta molto più di mille parole sul livello raggiunto oggi dalla monoposto progettata da Andrea Stella. “Non è mai la sensazione migliore arrivare secondo, ma il team ha fatto un lavoro incredibile, non posso dire nulla”, ha detto Norris nel post-gara. “Abbiamo staccato gli altri, ed è una bella sensazione. Oscar ha guidato bene, Max ha lottato come sempre. Ho pagato il prezzo per non aver fatto un lavoro abbastanza buono oggi, ma sono comunque felice del secondo posto”. Verstappen, dal canto suo, ha faticato a trovare ritmo, complice anche una Red Bull che sembra soffrire particolarmente su piste con poco grip e alto carico. L'olandese ha progressivamente perso terreno e ha dovuto difendere la quarta posizione nel finale, accontentandosi di chiudere ai piedi del podio.

Russell chiude il podio, ma il gap fa riflettere. “Molto contento di aver chiuso terzo, visto che è stato un weekend difficile per me personalmente – ha dichiarato George Russell – Complimenti alla McLaren, erano davvero troppo avanti. Lando è arrabbiato con me perché nella gara coi Lego ci siamo schiantati e gli ho fatto male a una gamba!” Battuta a parte, il pilota Mercedes ha messo in evidenza un aspetto chiave: le Frecce d'Argento hanno fatto il massimo possibile oggi, ma contro questa McLaren – in questa forma – nessuno sembra poter lottare ad armi pari.

Dietro, spicca Albon. Ferrari opaca.  Tra le note positive di giornata, il quinto posto di Alexander Albon con la Williams: prestazione solida, senza errori, e degna di nota in un contesto di alta competitività. Sesto posto per Antonelli, sempre più a suo agio in Mercedes. Non si può invece parlar bene della Ferrari. Settima e ottava posizione per le Rosse di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, protagoniste di un lungo braccio di ferro interno. In una fase finale piuttosto confusa, il sette volte campione del mondo ha superato Leclerc su ordine del muretto, salvo poi dover restituire la posizione poco più avanti. Nonostante una lotta accesa negli ultimi giri, Hamilton ha mantenuto l'ottava piazza resistendo agli attacchi di Carlos Sainz, nono al traguardo dopo un contatto che sarà oggetto di investigazione da parte dei commissari. Yuki Tsunoda, con la seconda Red Bull, ha completato la zona punti in decima posizione, nonostante la penalità per aver superato i limiti di velocità in pitlane.

Fuori dai punti e ritiri. Isack Hadjar ci è andato nuovamente vicino, ma questa volta è rimasto per un soffio fuori dalla zona punti (11°), seguito da Esteban Ocon (Haas) e Pierre Gasly (Alpine). Proprio questi due rischiano sanzioni post-gara per una presunta infrazione sotto bandiera gialla. Hulkenberg ha portato a casa un 14° posto per la Sauber, mentre la Aston Martin ha vissuto un altro weekend da dimenticare: Alonso e Stroll hanno chiuso ultimi tra i classificati, rispettivamente in P15 e P16. Quattro i ritirati: Lawson (Racing Bulls) si è fermato ai box, mentre Bortoleto e Bearman hanno accusato problemi meccanici che hanno richiesto l'attivazione della Virtual Safety Car. Gara finita subito per Jack Doohan, costretto al ritiro al primo giro dopo un contatto con lo stesso Lawson.

Le classifiche. Con le sue quattro vittorie in sei gare, Oscar Piastri è il leader del campionato con 131 punti, contro i 115 del suo compagno di squadra Norris. Terza posizione per Max Verstappen, che insegue a quota 99. Il campionato costruttori è stato monopolizzato fin qui dalla McLaren che ha collezionato ben 246 punti in queste prime sei gare, con la Mercedes seconda forza a quota 141 e la Red Bull terza con 105. Prossimo appuntamento tra due settimane a Imola, per il Gran Premio dell'Emilia-Romagna e del Made in Italy.

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